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Dieta lampo: i regimi per perdere peso in poco tempo

Sono tantissime le persone che hanno la necessità di perdere peso in poco tempo. In questi frangenti – ovviamente dopo essersi consultati con uno specialista – si può optare per le cosiddette diete lampo. Cosa sono? Regimi che, mantenendo un generale equilibrio dei nutrienti, permettono di apprezzare, se ben seguiti, un calo ponderale in tempi relativamente brevi. Rinnovando l’invito a seguirli solo dopo aver chiesto informazioni al proprio curante, vediamo, nelle prossime righe, tre diete da prendere in considerazione nelle eventualità sopra citate.

Dieta militare

La dieta militare è un regime che ha preso piede dagli USA. Viene spesso chiamata anche dieta del fax. Deve questo nome al fatto che, inizialmente, veniva fatta girare attraverso fax anonimi. La definizione “militare” non è dovuta all’utilizzo da parte dell’esercito di qualche Paese, ma alla sua forte rigidità. Questo regime, infatti, permette di perdere circa 4,5 kg in tre giorni (una sorta di trattamento d’urto al quale fare seguire, nelle fasi successive, un piano alimentare più completo).

Il menu di una giornata tipo prevede, a colazione, la spremuta di mezzo pompelmo, una fetta di pane tostato con su spalmati un paio di cucchiai di burro di arachidi, una tazza di caffè o di tè verde senza zucchero. A pranzo, invece, si può portare in tavola una scatoletta di tonno naturale con una fetta di pane tostato. Anche in questo caso, si può completare il tutto con una tazza di caffè o di tè verde non zuccherato.

A cena ci si può focalizzare su un etto di fagiolini, 90 grammi di carne di pollo, mezza banana, una mela di piccole dimensioni e un paio di palline di gelato alla vaniglia.

Dieta dell’ananas

Regime alimentare che si basa su uno dei frutti tropicali più popolari in assoluto – nonché straordinaria fonte di fibre e di attivi antinfiammatori come la bromelina – ha una durata di tre giorni.

Lo schema ideale prevede il fatto di portare in tavola, a colazione, del tè non zuccherato, uno yogurt magro, del succo d’ananas. A pranzo, invece, si può optare per una fetta di ananas, 90 grammi di pollo, una fetta di pane integrale.

Cosa si mangia a cena? Un minestrone con una piccola quantità di orzo va benissimo. Gli spuntini, pasti fondamentali per mantenere attivo il metabolismo, devono invece essere a base di ananas fresco.

Dieta chetogenica

La dieta chetogenica è un regime alimentare elaborato inizialmente per trattare i pazienti epilettici. Si contraddistingue per la drastica riduzione dell’apporto di carboidrati, messa in atto con lo scopo di incentivare la formazione di chetoni o chetosi, processo che permette di bruciare i grassi, alimentando l’organismo.

Regime alimentare da seguire per tempi estremamente ridotti – il rischio è quello di danneggiare i reni – la dieta chetogenica non ha menu definiti. Quello che conta, ribadiamo, è ridurre al minimo i carboidrati, privilegiando grassi buoni e proteine.

Uno schema quotidiano che si può chiamare in causa è quello che prevede una colazione a base di yogurt greco – ricco di protidi e consigliato a chi  si allena spesso – con della frutta secca. Si procede poi con un pranzo caratterizzato dal mix tra spinaci e gamberoni, aggiungendo un piccolo frutto.

Cosa si può mangiare, invece, all’ora di cena? Una gustosa omelette con del radicchio cotto. Come puoi vedere, mancano gli spuntini, pasti notoriamente preziosi per mantenersi in forma. Quando si parla di quelli ideali per la dieta chetogenica, un doveroso cenno va dedicato a una straordinaria fonte di grassi buoni, ossia la frutta secca.

Dalle noci, alle mandorle, fino ai pistacchi, c’è davvero l’imbarazzo della scelta quando si tratta di assumere principi nutritivi noti per la loro efficacia antiossidante e antinfiammatoria (ma anche, dati alla mano, utili ai fini della prevenzione dei sintomi depressivi).